Gli Obituary sono stati i protagonisti del mio primo concerto death (tour di World Demise, qualche eone fa). Ovvio quindi che avevo una gran voglia di rivedermeli, ancorché per la terza volta. La mia aspettativa non è stata delusa.
Il Viper Theatre è carino e c'è un bel po' di gente. Figata il timbro di ingresso leggibile con gli infrarossi

Mi perdo gli Avatar; ovvero, a detta di Isj, non mi perdo un granché. Mi vedo invece gli Holy Moses e, sorpresa sorpresa... mi fanno schifo

Thrash vecchio stile ignorantissimo, not my cup of tea. Forse anche un po' penalizzati da suoni non all'altezza. Menzione d'onore alla maglietta della cantante, sulla quale campeggia un enorme teschio di brillantini.
Ed ecco gli Obies entrare in scena con un pezzo bello sparato che non riconosco. I suoni sono discreti, forse la voce potrebbe avere un po' più di rilievo; fastidioso invece un rimbombo del basso che crea una sorta di "effetto rimbalzo", a causa del quale il buon Watkins sembra sempre essere in ritardo rispetto alle chitarre.
Comunque, i nostri eroi filano via compatti e godibili come sempre per quasi un'ora e mezzo: la macchina è ben collaudata, il loro tipico sound granitico è una goduria per i fans di lungo corso, il pubblico gradisce e partecipa. Piacevole sorpresa: la batteria di Donald Tardy rende mooolto meglio dal vivo che non su disco. Sotto il profilo scenico Allen West appare un po' sotto tono, lasciando spesso e volentieri il proscenio a Watkins (che ne occupa un bel po', date le dimensioni) e a John Tardy. Il quale, invece, è decisamente in forma: scapoccia con i suoi bei capelli frisée (

), se la ride beato, incita ed istiga il pubblico, e soprattutto scaglia sugli astanti il suo caratteristico growl, dimostrando che dopo oltre vent'anni di onorata carriera la voce c'è ancora, eccome.
E via con i "classici": Cause Of Death, la micidiale doppietta Threatening Skies - By The Light, la più recente On The Floor (mi pare di ricordare), la chiusura affidata all'inossidabile Slowly We Rot. E via anche con molti (troppi?) pezzi nuovi. Altra gradevole sorpresa: i brani del nuovo album hanno un ottimo impatto live: Face Your God e Drop Dead su tutte, ma anche Lasting Presence, Seal Your Fate, Evil Ways. Quanto a Contrast The Dead e Second Chance, potevano essere sostituite da pezzi migliori; ma tant'è, dal vivo il nuovo disco funziona.
Unica, immensa delusione: neppure una canzone da World Demise; aspettavo la titletrack, Don't Care, Final Thoughts, Kill For Me: neanche una

Scelta opinabile, a dir poco.
Comunque un gran bel concerto, come nelle aspettative: gruppi del genere raramente tradiscono.
Un grazie a Lucifero ed Isj ("Non li hai MAI visti?!?

", autocit.) per la splendida compagnia!
EDIT: Ah, la Isj dovrebbe avere delle foto. Se vi interessano, tartassatela pure
