Boia, concertone! Sarà che volevo vedere i FF da circa 18 anni

, ma mi son piaciuti proprio abbestia!
Sono arrivato per gli ultimi 4/5 pezzi degli High On Fire: oh, a me non son disgarbati (autocit.), pesanti e marcissimi com'erano.
Poi, finalmente LORO, in carne ed ossa.
Beh, diciamo in carne

Allora: ovviamente, fermi immobili sul palco. Qualche passeggiata da un lato all'altro, un bel po' di scapocciamenti, ma tutto lì. Il che era ampiamente prevedibile, non mi aspettavo certo che due figurini come Cazares e Stroud saltellassero in giro agili come camosci. L'unico che si poteva muovere, "quello magro" (a.k.a. Burton C. Bell), era troppo concentrato a non combinare eccessivi disastri al microfono, quindi anche lui se ne è stato piuttosto schiscio. Ma tant'è, se volevo del movimento mi andavo a vedere la breakdance.
Ecco, appunto, Burton. I FF dovrebbero trovare un cantante per il pulito. Veramente. Il growl, dopo una partenza un po' timida, ha ben presto cominciato a far paura; ma nel pulito Bell ha fatto dei casini terrificanti. Stonava, non si sentiva, sulle note più alte diventava rosso come un peperone

Sembrava che ogni linea pulita fosse per lui una tortura.
Ah, e poi dovrebbe cambiare parrucchiere: con quei capelli semi-emo non si può vede'.
Fine degli aspetti negativi, si parte coi positivi.
I FF sono forse il gruppo più pesante che abbia mai visto dal vivo. E risparmiatevi facili battute

E' incredibile la "pressione" che i loro riffs monolitici e ritmati esercitano costantemente sui padiglioni auricolari; percepivo il suono come una vera e propria oppressione fisica, con un senso quasi di schiacciamento. E peccato che chitarra e basso avessero volumi un po' scarsi, se fossero stati più alti avrebbero fritto il cervello a tutti!
Non solo: i Fear Factory danno veramente l'impressione di essere una macchina. Tutto perfetto al millesimo di secondo, tutto all'unisono, con il "trrr" delle casse della batteria sempre meravigliosamente a tempo con le "frullate" di basso e chitarra. Impressionante. Ed ancor più stupefacente era la compostezza esibita da Hoglan in ogni singolo passaggio: era perfettamente immobile tranne le bacchette, suonava con una naturalezza disarmante. Si nota, quando sul palco sale un grande gruppo.
E veniamo alla scaletta, per la quale mi son fatto aiutare da una setlist trovata in rete

(corrisponde più o meno ai miei ricordi, dovrebbe essere esatta). E' stata una autentica goduria, dall'inizio alla fine. Molto indovinata anche la disposizione dei brani.
Subito una bella accoppiata dal nuovo: Mechanize e l'ottima Fear Campaign. Poi una allegra tripletta da Obsolete: Shock, Smasher/Devourer (con le quali si comincia a scaldare la voce) e una prima graditissima sorpresa, Securitron (Police State 2000). E qui la voce inizia già in parte a salutare al grido di "NOOOO PLAAAACE TOOOO HIIIIDE".
Due pezzi che non riconosco (apprendo ora essere Linchpin e Acres Of Skin) introducono altri due brani dall'ultimo, la violentissima Powershifter e Industrial Discipline (io mi ricordavo Controlled Demolition, ma evidentemente mi sbagliavo

).
Poi, signori miei, l'apice. Con tutto il bene che voglio al capolavoro dei FF Demanufacture, giuro che sono uscito di testa quando è partita una incazzatissima voce registrata e, pochi ma esaltatissimi, la abbiamo accompagnata urlando a squarciagola "THIS! IS AMERICA! THIS! IS AMERICA! AND I! LOVE AMERICA! I! LOVE! AMERICAAAA!!!". Poi è partito il TU-TU-TU-TU-TUM, TU-TU-TU-TU-TUM di Big God/Raped Souls, ed è stato meraviglioso! Ma il meglio doveva ancora arrivare: come se non bastasse, a canzone neanche finita, sono partiti con
MARTYR, cazzo!! E dopo 18 anni dalla prima volta in cui sentii alla radio questo sconosciuto pezzo tratto dal debut album di questo altrettanto sconosciuto gruppo, ho finalmente potuto lacerarmi le corde vocali urlando
SUFFER! BASTARD! assieme a Bell! Ero fuori di me dall'esaltazione!
Hmmm, che manca all'appello? Ah, robetta, giusto i pezzi da Demanufacture

Tutti in fila come soldatini, uno dietro l'altro, a ripetizione, col pubblico che progressivamente passava dalla accesa partecipazione al delirio più puro: Demanufacture, Self Bias Resistor (una delle mie preferite!), Zero Signal, la splendida cover Dog Day Sunrise (ehi, questa la ha cantata quasi bene

), e il finalone con Replica, con tanto di pit dell'Estragon che saltellava tutto assieme.
Gran concerto, gente! Avevo dato i FF per morti, ma mi sbagliavo clamorosamente: questi hanno ancora molto da dare!