Iset ha scritto:Ma quello in maniche corte è Jovan?
Non gliel'ha mai detto nessuno che la neve è fredda?


c'est moi
..."freddo" è soggettivo, per me inizia a -5°C circa. Mentre "caldo" parte da 15.
Comunque...
albertogo ha scritto:Aspetto Jovan per il resoconto
SATANA!!!
Sabato, 04.30. Ancora non mi sono ripreso dalla due giorni bolognese (
Tre anelli ai re degli elfi, sotto il cielo che risplende; sette ai re dei nani nelle lor rocche di pietra; nove anelli ai re degli ebrei, che erano solo due ma molto molto avidi

) (Red, Anto e Robi: VI SI ASPETTA A CAPODANNO!) ed ecco che i Windir, sveglia sul mio telefono, chiamano all' appuntamento per la nuova battaglia. 04.30? Sì, è presto, dormo altri 5 minuti. Anzi, 10, va. Hmm... Anzi, no, è meglio alzarsi. Comunque sono solo le... 06.30? Porcoiddio! Fortunatamento lo zaino era fatto, dopo 30" sono lanciato con la punto alla massima velocità sulle curve della statale, spinto dalla violenza del volume altissimo del lettore cd. Tappa 1: San Nicolò, a recuperare Spina nel Fianco che riesco ad avvisare tramite Chri del ritardo. Arrivo in ritardo di un' ora giusta (partendo di un' ora emmezza in ritardo sul mio programma, quindi la prossima volta non farò il programma di viaggio a casa Highelf XD); Recupero della passeggera numero uno (

"scusa i 5' di ritardo. Ti sei ricordata di rimettere indietro di un' ora gli orologi stanotte, vero?" ghgh) ed immediata partenza alla volta di casa Chri. Intanto si fa chiaro; sono le 7.15 e per le 8.00 è prevista la partenza da Grezzago... Mannaggia al clero... Recuperato anche il pauerone, che subirà due giorni di angherie per questa sua peculiarità, si punta casa Seph. Stranamente evito di perdermi per strada, ed in poco più di un' ora di entusiasmante viaggio senza ammortizzatori -accompagnati da Tales of Ithiria- eccoci a Grezzago; una capanna in legno posta nella piazzetta lancia subito l' ispirazione per andare a fare un set fotografico di nat*le al rientro.
Casa Seph. Busso, bestemmio ed entro; quali delicati asfodeli irradiati dal mattutino sole, Alberto e Frag si alzano dal divano letto accompagnando le mie bestemmie

Seph e Reine sono già pronti alla partenza. "c'è da andare a recuperare Silvia all' edicola"; Odino mi risparmia la fatica di dirigermi sino all' edicola stessa ispirando nell' autista dell' ottava viaggiatrice una retromarcia. Zaini trasbordati sulla Croma, tra sonno e lamentele per lo scarso riposo si parte. Pieno all' autogrill, discografia Haggard nel lettore e via, per l' ultima volta dell' anno si torna in Europa. Le chiacchiere sono più rarefatte del solito, ma non mancano le occasioni di cazzeggiare ed il panorama offerto dalla Confederazione Elvetica lascia, al solito, a bocca aperta.
All' ingresso in autostrada un tir che stavamo sorpassando da il là all' atmosfera di concerto levando nubi di fumo bianco dal motore, e si passa una bella manciata di minuti nel cercare cosa si nasconda dietro al sito segnalato dal cartellone "
http://www.jesus1.it".
Prima sosta (finalmente si fuma!) all' area di sosta prima dell' entrata al Gottardo; c'è tanta tanta neve, quindi dopo due secondi (il tempo di autografare anch' io la Frag mobile) ecco Frag, Seph e me impegnati a fare i bambini bersagliandoci vicendevolmente a pallate (di neve) ed a scalare, affondanovi all' interno, la montagnola accumulata a bordo parcheggio. Inzuppati a dovere ci si riversa nel negozietto, nella speranza di reincontrare i cari vecchi BiFi e Mezzo Mix; speranza delusa nella sua seconda metà, ma ci si rifarà in seguito -e con gli interessi-. Si saluta il forum da un accesso web gratuito, poi si esce a fumare; nel frattempo ecco arrivare i Forgotten Tomb, diretti chissà dove. Il nostro interesse per la cosa è sottolineato dalla nostra immediata ripartenza.
Il solito caldo e soporifero tunnel del Gottardo viene passato, e come premio ci si ritrovano innanzi agli occhi vedute mozzafiato di monti coperti da foreste innevate, spesse nuvole basse e laghi montani. Rimarrei senza fiato se non ci fossero gli Haggard da cantare XD
Altra sosta in Svizzera, ma ancora niente Mezzo Mix. In compenso Chri non si lascia sfuggire l' occasione di sventolare paueraggine comprando un drago di peluche

Inizia la discesa; la neve cede il passo alla pioggia, e tra i limiti 100 e 120 si raggiunge alfine la terra germanica. Altra sosta -aprofittando della quale si rinvengono latte alla vaniglia, Mezzo Mix e Bretzel farciti al burro (che sono riuscito ad ordinare da solo in tedesco, ingannando il commesso sulla mia stessa nazionalità

)-; il forte vento rimarca il nostro ingresso nelle teutoniche lande. Spina nel Fianco rischia d' essere investita da Albe in retromarcia ma Odino vuole che ce la si cavi senza morti (e soprattutto senza perdere il concerto con corse al più vicino ospedale

). Si riparte, con destinazione Karlsruhe. La città viene raggiunta senza colpo ferire.
Curiosa l' espressione dell' omino alla reception quando Reine si presenta per le stanze prenotate, ancora più curiosa quando ci si identifica, e stupita quando gli si mostra la mail con la conferma della nostra prenotazione a soli 99€ a stanza. Anzichè inveire e cacciarci come un italiano ecco ce ci consegna le chiavi e ci istruisce sul come raggiungere le camere.
L' alberghetto si potrebbe tranquillamente definire "residence"; la nostra 'stanza' ha tanto di balconcino (dalla misteriosa pavimentazione di ghiaia e piastrelle di legna XD), due camere da due posti, cucina, tv al plasma e quant' altro. Si inaugura il balconcino fumatori, dopo aver dato uno sguardo ai tarocchi più piccoli del mondo che seco portava Spina nel Fianco; la domanda "come ci si divide tra le due stanze" ottiene risposta quando Albe sfodera lo sguardo da Gatto con gli stivali di Shrek dicendomi "noi due assieme come a Selb, vero?".
Gli altri 4 ci raggiungono (superbo Frag nel vedere il maglioncino di Albe

"Albe, hai presente cosa vuol dire 'essere guardabile'? Ecco, tu sei l' opposto"

), io ed Albe ci si dota di kilt e poi partenza per il supermercato XD
Le sfolgoranti prelibatezze tedesche (patè di fegato, sidro e soprattutto SUCCO DI CRAUTI

) ci attendono sugli scaffali. La spesa ci porta via una bella fetta di tempo ma se ne esce soddisfatti e carichi di cruccaggini varie, dai semi di girasole ai panini che Reine gentilmente mi ordina (e grazie! appena si capita in piemonte renderò il favore facendo da interprete io

). Tappa a posare la spesa e ci si dirige a cenare a suon di flamkuche, in maggioranza ad ingredienti assemblati (al prossimo giro vedrò di ricordarmi di evitare i peperoni tedeschi. Ma perchè sono piccanti?). Senza che neanche me ne renda conto sono ormai in grado di riconoscere al volo parole come "cipolla" e "prosciutto"

La padronanza del tedesco è solo questione di tempo

Il kilt di Albe non vuole star su; quindi, dopo aver fatte spesa e cena ma prima di andare al concerto (

) si torna agli abiti civili (faccio anch' io per solidarietà) ed, armati di sidro ed idromele, ci si dirige alle auto. La frase "sono le 19.20, suonano alle 20 ed abbiamo da fare 80km" ci lascia un po' interdetti facendoci perdere altro tempo XD
Haggard nel lettore cd (

) e ci si lancia verso Stoccarda; il problema non è raggiungere la città ma seguire le indicazioni del navigatore in maniera corretta. Nonostante ci siano anche le indicazioni stradali per raggiungere il concerto (sono più avanti, non c'è niente da fare) riusciamo a non arrivarci prima di un secondo giro in tondo. Il locale è una struttura tipo palazzetto dello sport delle dimensioni di un branco di brontosauri, curiosamente non l' avevamo notato

Palazzetto che a piedi dobbiamo circumnavigare di corsa; essendo ormai sfumati i Mago de Oz sarebbe bene almeno non perdere gli In Extremo. Si raggiunge di corsa la biglietteria grazie alla complicità di un buttafuori che ci permette di tagliare metà percorso; un paio di bagarini tentano infruttuosamente di appiopparmi un biglietto.
Dopo aver deposto il corno (io) e le macchine fotografiche (Seph e Chri) fuori, al banchetto dove già giacevano macchine fotografiche, borchie ed altri corni, entriamo; ci si divide quando si trovano i bagni, e per tutto il concerto si starà divisi a gruppetti.
Io e Frag iniziamo ad incunearci nella folla, sinchè non decido che il caldo è eccessivo e mi fermo ad una ventina di metri dal palco. Albe ci raggiunge, Frag invece passa oltre. Ci raggiunge poco dopo anche Chri.
Che dire... Il concerto non è pimpante quanto me lo aspettavo dopo aver rivisto, come preparazione, il dvd Raue Spree; quelle che identifico come canzoni del nuovo album mi deludono un po', con la mancanza di adeguato piripiri. Il pubblico attorno sembra quasi doversi divertire per forza, applausi e cori arrivano solo se chiamati dal gruppo; L' Ultimo Unicorno (

), benchè tenga bene il palco, si lancia alle volte in eccessi di tamarraggine. Ciò detto, fuoco fiamme e petardi ci sono; le cornamuse mi sembrano in buona forma, il Doktor Pymonte rimane un capo (fa tutto benissimo!), le mie canzoni preferite vengono tutte eseguite ad eccezione di Herr Mannelig (ma porcodio che fastidio saperne cantare solo una!) ed il tempo del concerto vola.
Un giro alle bancarelle del merchandising ci lancia un primo sospetto sulla mancata presenza dei Mago de Oz (consolatoria solo fino ad un certo punto).
Ci si mette una vita a radunarci, notando nel contempo quanta gente ci sia. Perchè negli altri paesi ad attirare la gente ai concerti è musica buona mentre qui in Italia si va a sentire pop? Ma che hanno gli italiani che non funziona?
Com'è come non è ci si ricongiunge; all' interno della Croma si radunano Chri (deluso dalla mancanza dei Mago), Spina nel Fianco (ormai moribonda), Albe (le cui occhiaie toccano terra) e Jovan, l' unico abbastanza euforico da passare cantando il viaggio sino a Karlsruhe. Ormai rassegnato all' andare a dormire meno stanco del previsto accolgo con gioia la proposta di un' ulteriore birra nel pub sotto l' albergo; il resto dell' equipaggio della Croma si trascina a fatica sino ai letti, mentre il resto della comitiva va ad occupare un tavolino nel pub di cui sopra, tra birre, semi di girasole e gruppetto cover hard-rock. Quattro chiacchiere prima di andare a nanna, dato che lo stesso Seph prima lancia e poi ritira la proposta di andare in giro per Karlsruhe. Oh, bè, l' indomani giro per mercatini; sveglia alle 7.30 e poi ingresso nel reame di Morfeo.
La sveglia suona senza che me ne accorga; sono comunque il primo in piedi della camera. Bagagli, sveglia ad Albe (Chri & Spina provvedono in maniera autonoma) (Sobrio il pigiama di Marta!

) e giù ad attendere gli altri, anch' essi in ritardo di una mezz' oretta sul previsto.
La colazione è la solita, adorabile colazione tedesca. Affettati su affettati, salsicciotti caldi e uova strapazzate. La miglior maniera per conciliarsi con la giornata in arrivo.
Si caricano in auto i bagagli e poi l' intero branco si avvia in direzione mercatini; lungo la strada Stoccarda mostra una farmacia ogni due metri e delle fontane in bronzo quantomeno discutibili, oltre ad un numero spropositato di furgoncini Volkswagen (questo un po' su qualunque strada, in realtà, con il risultato di riempire d' invidia SnF). Stupende le vetrine di un negozio playmobil, con tanto di chiesetta (ed un pupazzo ubriaco riverso in terra durante un matrimonio

) ed angeli giganti con la tunica cosparsa di stellette a sei punte. Adorabile.
Le bancarelle si aprono giusto al nostro arrivo; tra gli angioletti in compensato spenzolanti e gli acchiappasogni quelle che maggiormente attirano la nostra attenzione sono quelle di dolciumi e Vin Brulè; quello che sembra essere rocher formato gigante è la prima cosa a cadere sotto le mie grinfie -mezza delusione nel trovarlo ripieno di pasta, ma tra spiedini di banana affogati nel cioccolato, mele canite e Vin brulè non avrò di che lamentarmi-.
Giro dei mercatini concluso con l' acquisto di una... Anzi, no, non lo dico per non rovinare la sorpresa a capodanno XD resta il tempo per scrivere la cartolina di rito ad Isa (che purtroppo non siamo riusciti a svegliare), poi tutti in auto e partenza.
L' unica sosta nel viaggio di ritorno è quella nell' ultimo autogrill tedesco, dove si fa scorta di Bretzel al burro e D magnetiche per le auto XD
Troppo invitante per resistere la proposta di Alberto di fare un brindisi a succo di crauti; tra lo sgomento generale io ed Albe riusciamo a finire il nostro mezzo litro

Poco dopo siamo di nuovo a spalancare gli occhi sulla magnificenza del paesaggio svizzero, tra cascate e neve color rosa salmone per via del riflesso del sole. La velocità costante, ed ancora con la luce si varca la dogana di Chiasso. Ci si mette meno di un minuto ad iniziare a lamentarsi della capacità automobilistica dei nostri connazionali, cionondimeno raggiungiamo Casa Seph. Giro di saluti, baci ed abbracci e via verso la triste pianura padana; nelle orecchie risuona la frase finale di Seph, "questa volta abbiamo fatto poco gli idioti". La prossima volta sarà la vendetta dell' imbecillità, giuro su Thor
