di endymion il 05 ott 2009 10:57
Poi ci sono effetivamente andato!
Metto lo stesso il mio resoconto, anche se credo che sia un pò un message in a bottle, qui forse questi gruppi non piacciono a molti.
Allora, entro alle 20:38. Mi son perso i Daath, anche se in teoria avrei dovuto beccarli (il volantino riportava "inizio concerto ore 20:30, apertura ore 20:00").
Partono subito i Throdown, e si comincia subito a fare sul serio. 45 minuti circa di buon metalcore, di quello più autentico mi vien da dire. Senza tanti fronzoli, ma che star lì fermo a vedere è impossibile. Nuovi ma contemporaneamente abbastanza Old School. Credo che nei prossimi giorni mi ascolterò qualcosa di loro con calma.
Cambio di palco veloce ed ecco gli Unearth. Scenografia semplice, con solo un telone dietro con la copertina dell'ultimo (secondo me) immenso The March, da cui hanno pesantemente attinto. Che dire, in certi momenti ho pensato che il metal, oggi per me è questo. Che unisce tanti elementi, che è complesso ma non ozioso. Mi piacciono assoli quasi power/prog su un tappeto HC. E una ritmica di base serrata, che non perde un colpo : non sono tanto un tipo da doom. E poi si salta e si poga come maiali!!!
Dicevo tanti pezzi dell'ultimo album. Di sicuro Grave Of Opportunity, The March (GRANDIOSA!) e mi pare My Will Be Done e The Chosen. E una bella atmosfera. Ho sentito un bel pò di gente alla fine dell'ora di concerto "non ce la faccio più, sono spaccato!". Bello, il mio concerto ideale. Di sicuro al numero uno per quest'anno.
Si passa ai Chimaira. Si sente subito, dall'attacco di The Venom Inside la differenza di approccio. Più tecnologico, con uso pesante di luci, strobo e tastiere.(belle comunque le luci di un rosso pastoso ad accompagnare questo pezzo!). Il cantante indossa una felpa con cappuccio, di quelle che vendono ad una caterva di soldi nei negozi di streetwear, come a confermare che qui il metal e solo un punto di partenza e il prodotto finale sia un qualcosa di - passatemi il termine - non "proletario" ma decisamente raffinato e "fashion". Molta tecnica, ma (direi volutamente) meno feeling rispetto agli Unearth. In certi momenti ho pensato che se potevano essere i Samael che facevano metalcore. Il concerto prosegue bene, ma credo sconti un pò due cose: 1) la gente aveva davvero dato il 110% sugli Unearth 2) l'ultimo dei Chimaira è un album molto complesso, forse più da ascolto che da live. Coinvolgono di più, infatti, i pezzi vecchi: Resurrection ed ad esempio la conclusiva I Hate Everyone richiamano tutti al circle pit, ma altri pezzi (specie nella parte centrale) lasciano un pò la gente dondolante e basta.
Gran festival comunque, 7/8 sul mio personalissimo cartellino, come diceva Rino Tommasi.
Le guerre vanno e vengono ma i miei soldati vivranno in eterno. (2pac)