Il colosso americano si lancia nel mercato dei tablet con un prodotto versatile e potente, con un prezzo shock
Ci siamo: anche Amazon entra nell'arena dei tablet, e lo fa con un prodotto dalle caratteristiche molto interessanti – e con un prezzo killer. Svelato alle 16 ora italiana dal superboss Jeff Bezos in persona, il Kindle Fire ha un display IPS da 7", con 169 pixel per pollice, 16 milioni di colori e Gorilla Glass. Il processore è un dualcore; stando ad alcune indiscrezioni, si tratterebbe di un TI OMAP probabilmente da 1,2 Ghz, ma si attendono conferme. Non ha fotocamera integrata (ma questo si vede) e nulla è stato detto sulla connettività, che pare però conti solo il Wi-Fi (niente 3G).
Il nuovo tablet si basa su Android, anche se la versione montata è totalmente personalizzata da Amazon: da quello che si è visto sul palco della conferenza, il passaggio da un contenuto all'altro è fluido e rapidissimo. Anche la navigazione (attraverso il nuovo browser Silk) fila spedita, perché parte dell'elaborazione viene svolta dal cloud computing di Amazon alleggerendo il lavoro della CPU. E in realtà, tutti i contenuti multimediali viaggiano sul Fire in streaming dalla Nuvola.
Sarà lanciato per Natale al costo di 199 dollari: anche meno delle speculazioni più rosee. Si capisce subito che Amazon non punta a gareggiare sulla potenza pura (iPad resta comunque a un altro livello), ma su un dispositivo maneggevole, economico, che ha il suo asso nei contenuti.
Secondo molti analisti, con questa mossa Amazon può rivelarsi uno dei soggetti chiave del mercato dei tablet. Il dominio incontrastato per ora è in mano ad Apple, che può contare su un prodotto di alta qualità, con un'interfaccia ancora ineguagliata e una quantità di app sterminata, senza contare che la Mela vanta una fanbase invidiabile, disposta a seguirla fedelmente.
Gli altri (Samsung, Motorola e compagnia) hanno sfornato alternative talvolta interessanti, ma che non sono riuscite a guadagnare fette di mercato significative – quando non hanno fatto un flop integrale. E lo stop tedesco alla distribuzione del Galaxy Tab, l'unico concorrente finora temuto da Jobs, rende incerto il futuro del cavallo di battaglia di Samsung.
Si va quindi verso una Mela-monarchia? Con l'arrivo di Fire lo scenario potrebbe davvero cambiare. La situazione di Amazon è diversa rispetto a quella degli altri produttori, perché ha già i contenuti, ottimi e abbondanti (dagli e-book agli MP3, dalle riviste ai programmi TV, eccetera), e quindi il Fire va a completare un ecosistema esteso dalla A alla Z.
Anzi, c'è da domandarsi perché Amazon non si sia fatta viva prima (se non forse per attendere il momento giusto, senza polverone intorno, godendosi intanto il successo del Kindle).
In più, ha già una solida e vastissima base di acquirenti affezionati, una visibilità enorme e un marchio forte come pochi. Resta da vedere se i fan di Kindle, che con il suo schermo e-ink è lo strumento perfetto per la lettura, saranno disposti a fare il salto.
Ma Amazon, ovviamente, continuerà a spingere il suo e-reader indipendentemente dai destini del Fire. Anzi: nel corso della conferenza sono stati presentati anche i nuovi esemplari, in primis il Kindle Touch, con schermo più luminoso e (ancora) prezzo d'assalto: 99 dollari per la versione base, 149 per quella 3G, in arrivo a novembre. E da oggi è disponibile anche il modello base aggiornato, più sottile e compatto del precedente, a soli 79 dollari.
Insomma, la sfida è aperta. Come si dice: ai posteri...
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