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Satyricon

Tutti i gruppi che ci piacciono

Moderatore: Leadingtherats

Satyricon

Messaggiodi Hexe il 26 nov 2007 02:42

beh... non potevo non aprire il topic dedicato alla più famosa band del mio artista preferito (nonchè amato... Frost :luv).

non credo ci sia bisogno di ricordare il genere d'appartenenza: BLACK METAL, very trve per i puristi almeno fino a The Shadowthrone compreso.

formazione ufficiale:
Satyr (voce)
Frost (batteria)

discografia:
1994 - Dark Medieval Times (il loro capolavoro assoluto)
1994 - The Shadowthrone
1996 - Nemesis Divina
(l'album che contiene IL Capolavoro assoluto, Mother North)
1997 - Megiddo (EP)
1999 - Intermezzo II (EP)
1999 - Rebel Extravaganza (l'album della svolta)
2002 - Volcano
2006 - Now Diabolical
(l'album contestato, per le sonorità troppo accessibili, definito Black 'n Roll, criticato anche per i video troppo commerciali che ne sono usciti)
2008 - My Skin Is Cold (EP)
2008 - The Age Of Nero

beh... sono dei grandi, se non altro per aver composto quel capolavoro di Mother North (anche il video :hail) e dal vivo spaccano.

Li ho visti solo 2 volte, a distanza di un mese, la prima a Milano il 3 ottobre dell'anno scorso, poi, visto che non ne ero sazia, ho pensato bene di tornare a casa e di prenotarmi un volo per Oslo, dove li ho visti la seconda volta 5 settimane dopo, il 4 novembre, accompagnati dai fiati dell'orchestra nazionale norvegese :wha

e ora a voi la parola...
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Re: Satyricon

Messaggiodi Emperor Malach il 26 nov 2007 13:22

MOOOTHER NOOORTH
...e se guarderai troppo a lungo nell'Abisso, allora l'Abisso guarderà in te. :grrr
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Re: Satyricon

Messaggiodi SavageButcher il 27 nov 2007 02:32

i primi due non mi piacciono :wha
dell'ultimo riesco ad arrivare a metà divertendomi,poi noia :wha
:cor :cor :cor
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Me la metto in firma, nel caso mi pentissi del cambiamento.
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Re: Satyricon

Messaggiodi Hednaorden il 02 dic 2007 18:53

grandissimi :cor
"non sapevo facessero pile di merda alte 1.40" (Srg. Hartman)
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Re: Satyricon

Messaggiodi Leadingtherats il 18 ago 2009 04:46

Satyricon. Un nome che prospetta al recensore infinite difficoltà, soprattutto se il recensore in questione li ha seguiti da sempre.

Francamente, i primi due non mi dicono granché. E qui mi spiace sconfessare la mia adorata Hexina ( :luv ), ma detti primi due album risultano essere Dark Medieval Times e The Shadowthrone (entrambi del 1994), mentre Nemesis Divina è il terzo (1996).
Ebbene, parliamo di quest'ultimo. Gran disco. Si pone oltre il black tradizionale, e fin qui ci siamo: chiunque abbia ascoltato la meravigliosa Mother North sa bene quanto ci sia di sinfonico in questo disco (ah, preciso che forse sto parlando di una delle più belle canzoni black della storia). Eppure, oltre al black sinfonico alla Emperor c'è molto, molto altro, ingiustamente seppellito dall'immenso brano di cui sopra. C'è qualcosa di "moderno", di malevolo, di "acido" che emerge da pezzi quali Forhekset, la titletrack o la monumentale Transcendental Requiem Of Slaves; qualcosa che, piuttosto che le nebbie del profondo Nord, evoca nell'ascoltatore mura di freddo metallo, controllate dalla raffinata meccanica dei microchips. Appare in quel disco (a sprazzi, certo) un gelo che non è quello di foreste coperte di neve, bensì quello di asettici corridoi che non portano da nessuna parte. Secondo me Nemesis Divina, che molti considerano l'ultimo lavoro dei "veri" Satyricon, contiene in nuce ciò che questo gruppo diverrà nel prosieguo.

Forte della mia conoscenza del suddetto album, andai a vederli a Roma. Era il tour di Rebel Extravaganza, poco meno di 10 anni fa. E successe una cosa strana: io, che come molti altri aspettavo Mother North, rimasi letteralmente fulminato dai nuovi pezzi. Erano splendidi dal vivo; scoprii solo dopo che erano splendidi anche su disco. I Satyricon avevano cambiato rotta: niente più black sinfonico, ora la facevano da padrone delle letali influenze industriali. Ogni riff era un rasoio, che tagliava e tranciava eliminando ogni suggestione di paesaggi nordici. Nascevano così delle autentiche cattedrali di vetro e ferro: Tied In Bronze Chains, Havoc Vulture, Supersonic Journey attualizzavano il black, modernizzandolo e trasportandolo sotto una cappa opprimente, percorsa da riffs così taglienti da sezionare anche il più duro degli ascoltatori. Era il nuovo corso dei Satyricon; ma a ben vedere, per quel che ho detto sopra, si trattava semplicemente della naturale evoluzione della band.

Comprai Volcano al volo, dopo un ascolto distratto. Ancora non capisco il perché: è uno degli album più ostici che abbia mai incontrato; eppure mi prese subito. Qui la transizione dei nostri eroi si fa definitiva: a perdita d'occhio, distese di metallo ribollente, pronto a solidificarsi nelle forme levigate della più monolitica modernità. Il black (ma davvero ce n'é ancora?) si fonde col fuoco dell'industria, le montagne innevate abbandonano la loro magia a favore di un orizzonte plumbeo, percorso dai fuochi di una nuova, asettica Creazione. E tutto questo è stupendo. A ciò si aggiunge un elemento nuovo: la ripetizione come forma d'arte, il reiterarsi di riffs pesantissimi e taglienti come innovativa, ipnotica, quasi psichedelica ossessione. Chi ha letto "Cronache Marziane" di Bradbury, e ricorda la Seconda spedizione rinchiusa in un manicomio, associerà a tale passo questo disco: una totale, claustrofobica alienazione, sogni traslucidi tra fredde e impenetrabili pareti. Angstridden trasforma tutto questo in suono, e rimane secondo me la più bella canzone dei Satyricon (senza nulla togliere a grandissimi pezzi come With Ravenous Anger o Suffering The Tyrants). Così come, a mio parere, questo disco è di gran lunga il loro capolavoro.

La prima volta che sentii Now, Diabolical pensai "Che è 'sta merda?". Rispetto al predecessore pareva che le chitarre fossero dimezzate, e che la batteria strisciasse tra lentissimi uptempos. E in effetti era così: il piombo di Volcano era evaporato, lasciando spazio ad uno sconcertante minimalismo. Eppure, alla fine mi è piaciuto: non ho potuto fare a meno di apprezzare, quasi mio malgrado, la ripetizione ossessiva di riffs catchy come la titletrack, K.I.N.G., A New Enemy, e (soprattutto) la micidiale e oppressiva reiterazione di ben altri riffs, tratti da ben altri brani. Black'n'roll? Davvero? Date un ascolto a Delirium (la migliore del disco, secondo me) o a To The Mountains.

Poi, The Age Of Nero. Minimalista come il precedente, ma privo di alcun mordente, di alcuna suggestione, di alcuna poesia. Un passo falso.

Ora, si possono o meno apprezzare gli ultimi Satyricon, ma si dovrà comunque ammettere che la strada che hanno intrapreso non porta da nessuna parte. O cambiano rotta (non chiedetemi quale, ché non lo so) o saranno destinati a riproporre i soliti tre accordi in croce per i secoli a venire. Il che mi dispiacerebbe alquanto. Ma voglio dar fiducia a Satyr: finora il suo fiuto lo ha sempre guidato attraverso ed oltre le secche di un genere morente, e spero che il suo genio continui ad assisterlo in futuro.
Ultima modifica di Leadingtherats il 18 ago 2009 14:21, modificato 1 volta in totale.
"Non ho mai ucciso nessuno che non meritasse d'essere ucciso, secondo gli standard correnti del nostro modo di vivere. Non ho mai distribuito materiale osceno da utilizzare a fini di masturbazione: ho accettato di parlare con Peter e Bax Engleking solo perché ero affezionato al loro padre, possa Dio dare pace all'anima sua, anche se era un fottuto crucco. Non uccido spettatori innocenti, perché è mitzvah, un comandamento, e io rispetto i Dieci Comandamenti, quando il lavoro me lo permette."

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Re: Satyricon

Messaggiodi Zagan il 18 ago 2009 09:11

E vantano il record di aver pubblicato il primo album black metal su major (Volcano, ndZ).
Scherzi a parte, ci sono degli album che adoro e altri che propio non digerisco per esempio l'ultimo :sis
Comunque live spaccano abbestia :mrgreen:
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Re: Satyricon

Messaggiodi Agony is my Name il 18 ago 2009 22:17

Zagan ha scritto:E vantano il record di aver pubblicato il primo album black metal su major (Volcano, ndZ).
Scherzi a parte, ci sono degli album che adoro e altri che propio non digerisco per esempio l'ultimo :sis
Comunque live spaccano abbestia :mrgreen:

L'ultimo probabilmente è cosi ostico per la sua commercialità, dovuta al sound...o almeno cosi credo...
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Re: Satyricon

Messaggiodi Zagan il 19 ago 2009 09:25

Agony is my Name ha scritto:L'ultimo probabilmente è cosi ostico per la sua commercialità, dovuta al sound...o almeno cosi credo...


Non esiste un forse sull'orribilità di The Age of Nero :ghgh
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