
Tracklist:
01. Otherworld
02. Everything Remains As It Never Was
03. Thousandfold
04. Nil
05. The Essence Of Ashes
06. Isara
07. Kingdom Come Undone
08. Quoth The Raven
09. (do)minion
10. Setlon
11. Sempiternal Embers
12. Lugdūnon
13. The Liminal Passage
Finalmente sul myspace ufficiale del gruppo è disponibile il nuovo album in streaming, puntualizzo da subito che ho scritto questa "recensione" direttamente mentre ascoltavo l'album, e faccio anche notare che sono le 4 del mattino passate da un po, ma la curiosità di sentire uno dei miei gruppi preferiti e condividere con voi i miei pensieri era troppa.
Si parte come sempre con una traccia acustica di introduzione: Otherworld è semplice, atmosferica e decisamente complessa come suoni, farà sicuramente un figurone come apertura per i prossimi live e mette subito in evidenza le disponibilità tecniche che il gruppo si è guadagnato negli ultimi anni. La seconda traccia, Everything Remains As It Never Was parte bene ricordando da subito che stiamo pur sempre parlando di un gruppo metal ma dopo un minutino va perdendo di potenza ed originalità: troppe sovraincisioni, effetti audio, anna ci prova a far da voce femminile, apprezzo il tentativo ma veramente le mancano espressività e potenza, al terzo minuto mi sono domandato se per caso stavo sentendo i lacuna coil... Thousandfold era già stata annunciata tempo fa, canzone semplice e folkettosa, con un ritornello che rimane in testa già dal primo ascolto, sicuramente ottima per i concerti. Nil è un discreto brano melodeath, con i flauti a fare da accompagnamento, anche qui però non trovo nulla di particolarmente originale. The Essence Of Ashes è più riuscito, con dei giri qua e là che mi sembran presi in prestito dai Dark Tranquillity. Niente ritornello da scapocciamento e il testo è piuttosto ripetitivo ma la melodia è decisamente godibile, con vari cambi che riescono comunque a tener alta l'attenzione. Isara è un brano acustico, rilassante e ben riuscito, utile per tirare il fiato prima della successiva Kingdom Come Undone che sembra studiata su misura per i live: potente, semplice da ricordare e fa venire tanta voglia di far casino... decisamente consigliata!
A questo punto saltate direttamente all'outro e fate finta che l'album sia finito qui.
Quoth The Raven, è gradevole finchè non arriva anna (?) con il suo ritornello simil pop... spero che abbia fatto dei bei pompini per meritarsi quella parte, ne avrei fatto volentieri a meno. (do)minion è come The Essence of The Ashes: buona la melodia ma con un cantato poco ispirato e ripetitivo, si ascolta distrattamente e si passa a Setlon: un brano strumentale senza capo nè coda che proprio non capisco perchè esiste... è solo un po di piripiri buttato li in qualche maniera. Sempiternal Embers è un altra canzone da pogo sotto al palco, non è veloce come le altre nè particolarmente ispirata, ma rispetto alla precedente fa una discreta figura. Lugdūnon mi ha fatto rimpiangere il piripiri di Setlon: semplicemente ORRIBILE, un miscuglio di suoni messi insieme e frullati fra di loro tanto che all'inizio ho pensato che mi si fossero sovrapposte due tracce audio nelle cuffie, la peggior canzone composta dagli eluveitie fino ad oggi, al terzo minuto addirittura mi sono immaginato dei negri africani morenti di fame in una pubblicità dell'unicef... The Liminal Passage è la chiusura, strumentale, vale quanto detto per l'intro.... con in più l'ìnutilissima vocina finale.
Purtroppo non mi sento di dare più di 6 come voto, dopo un demo, due capolavori, ed un degno album acustico, ecco arrivare il disco che non avrei voluto sentire: ripetitivo, privo di inventiva, lungo e con decisamente troppi effetti da studio di registrazione che potevano essere risparmiati. L'intero album sembra più un modo per dire "oh oh guardate quanto siamo fighi con i nostri flauti !" perchè per tutto l'album ci sono questi maledetti flauti che si ripetono, ripetono e ripetono ancora fino alla nausea, oltretutto certi passaggi mi sembrano violentemente copiati da Spirit. Altro dettaglio non da trascurare: che fine ha fatto il gaelico o qualunque altra lingua han usato fin'ora? Tutto l'album è in inglese... non ho nulla contro l'inglese, ma da persone che ormai ero convinto urlassero in gaelico anche durante un orgasmo proprio non me l'aspettavo.